Nonostante la popolarità del ciclismo, la bicicletta è tra gli sport più praticati al mondo1 e con un notevole aumento negli ultimi 10 anni2, ci sono pochi studi scientifici in materia di lesioni. I pochi studi epidemiologici sono difficili da confrontare a causa di diverse metodologie e di diverse popolazioni di ciclisti studiate.

Per quanto riguarda il numero totale di infortuni sportivi all’anno, il ciclismo ha il più alto numero assoluto di infortuni (614.594), seguito dal basket (597.224) e dal calcio (372.380)3.

Le lesioni nel ciclismo possono essere classificate come traumatiche e come overuse injuries o da sovraccarico funzionale4.

Le lesioni traumatiche sono la conseguenza di una caduta dalla bicicletta, dove oltre il 50% è rappresentato da fratture e le sedi più frequenti sono la clavicola, il polso e il gomito. I ciclisti sono esposti a un alto rischio traumatico, gareggiando ad alta velocità, in gruppo e in varie condizioni stradali e ambientali.

In uno studio condotto su 85 ciclisti, appartenenti a un importante club di San Diego, utilizzando il metodo dell’intervista, si è osservato che il 79% dei partecipanti allo studio ha subito una lesione traumatica. Di questi il 54% ha subito fratture, il 34% ha segnalato una commozione celebrale e il 90% ha riportato almeno una importante abrasione cutanea. Per il 37% almeno una caduta è stata causata da veicoli a motore5. Questi dati sono analoghi ad altri studi svolti sia su ciclisti professionisti che amatoriali.

Tra le overuse injuries, cioè quelle lesioni non-traumatiche che sono la conseguenza della ripetizione esasperata del gesto atletico, fanno parte anche le lesioni da contatto con la bicicletta4 Le lesioni da contatto si suddividono in base all’area del corpo che entra in contatto con la bicicletta, durante il suo utilizzo. I punti sono:

  • Interfaccia scarpa-pedale, come bruciore ai piedi, intorpidimento o dolore causato dalla compressione dei nervi plantari, neuroma di Morton.
  • Interfaccia con la sella, che può portare a follicolite, ulcere, ma anche vasculopatia perineale, neuropatie.
  • Interfaccia mani-manubrio, che causa compressione del nervo ulnare e la cosi detta paralisi del ciclista, sindrome del tunnel carpale.

Studi mirati all’incidenza delle lesioni da contatto sono molto limitati, sembrano però riguardare circa il 60% dei soggetti che praticano ciclismo.

Fratture da stress, che sono frequenti nei runners, non si verificano nei ciclisti. Anche il verificarsi di stiramenti e distrazioni, piuttosto frequenti in chi corre a piedi a causa dell’importante carico eccentrico nel gesto atletico, sono eventi piuttosto rari nel ciclista, dove il lavoro muscolare è prettamente concentrico.

I distretti anatomici maggiormente interessati da lesioni causate da un sovraccarico funzionale sono il rachide lombare e cervicale, come conseguenza della postura assunta in bicicletta che porta ad un annullamento della lordosi lombare, che può arrivare fino alla inversione della curva e un aumento della lordosi cervicale6, e il ginocchio. Il 90% dei ciclisti professionisti, in un anno, subisce una qualche lesione da sovraccarico, ma raramente comportano una inattività prolungata.

La lombalgia nel ciclismo

E’ opinione comune considerare il ciclismo uno sport a basso rischio di lombalgia, questa affermazione però non sembra essere corroborata dalla ricerca scientifica. Esistono diversi studi che mettono in risalto come la lombalgia sia una sintomatologia molto frequente in chi pratica ciclismo.

Per ulteriori approfondimenti sulla lombalgia nel ciclismo si consiglia di consultare gli articoli dedicati.

 

 

Bibliografia

  1. Salai M. (1999), Effect of changing the saddle angle on the incidence of low back pain in recreational bicyclists, British journal of sports medicine, v 33, n 1:398-400
  2. Asplund C., Ross M. (2010), Core stability and bicycling, Current sports medicine report, v 9, n 3:155-160
  3. Tan V., Seldes R.M., Daluiski A. (2001), In-line skating injuries ,American college of sports medicine, n 31:691-699
  4. Silberman M.R. (2013), Bicycling injuries, American college of sports medicine, 337-345
  5. Baker A. (2003), Traumatic bicycle injuries in a masters club, Traumatic injuries, n 200:1-8
  6. Muyor J.M. (2015), The influence of handlebar-hands position on spinal posture in a professional cyclists, Journal of back and musculoskeletal rehabilitation, v 28, n 1:167-172
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